Di Stanley Ho avrete modo di leggere un po’ ovunque. Una figura enorme nei meandri nebbiosi del gambling cinese. I cinesi adorano scommettere ma in madrepatria è illegale.
Era infatti il re dei casino a Macao. Ben 20 (quasi quanto i figli).
Negli anni 60 ne vinse l’esclusiva e tirò su un impero. Con il passaggio alla Cina e l’apertura ad altri concorrenti il business prosperò ancora di più. Investì e reinvestì, anche in Portogallo.
Il Casinò a Pyongyang è (o era) suo.
Ora l’eredità plurimiliardaria andrà a…? Lotte intestine alla famiglia erano già iniziate quando lasciò il comando qualche anno fa. Cosa prevarrà? Il desiderio di soldi e potere o il face value tanto caro agli asiatici?
Giulio B. (@giulioenrico)
Comments are closed.